Con un territorio prevalentemente montuoso e impervio circondato dall’oceano, questa atipica isola dell’arcipelago spagnolo beneficia, dalla fine degli anni novanta dello scorso secolo, di un intenso flusso di cicloturisti e appassionati di discipline gravity, presenza costante e in continua crescita durante tutte le stagioni dell’anno. La particolare collocazione geografica nel bacino atlantico, che ne garantisce un clima mite ed una spettacolarità paesaggistica senza eguali, insieme alla composizione del terreno, unico per le sue capacità drenanti nei seppur saltuari periodi piovosi, ha orientato nel 2001 gli organizzatori del prestigioso Campionato Europeo di Enduro, a scegliere questa suggestiva località come sede della gara annuale in terra spagnola del medesimo torneo.
La natura selvaggia rende quest’isola ideale per chi ama i luoghi fuori dal comune, lontani dalle mete patinate del turismo di massa. È perfetta, ad esempio, per coloro che sono più avventurosi di carattere, soprattutto se sono nati ad Aprile: secondo il sito specialistico Oroscopissimi.it, l’oroscopo dell’ariete spingerà le persone nate sotto questo segno a osare e a cercare mete straordinarie. E cosa c’è di più straordinario di un’isola che si prepara ad accogliere il campionato di Enduro a vent’anni dalla prima edizione?
Il campionato di Enduro: la prima edizione tra soprannaturale e imprevisti
Quella del marzo 2002 sarà sicuramente una delle tappe che i biker in gara non dimenticheranno facilmente. Gli organizzatori della manifestazione, dopo attenti sopralluoghi, avevano infatti programmato la gara isolana per le settimane immediatamente successive l’avvento del nuovo anno, tuttavia il rinvenimento, da parte delle autorità locali, di alcuni rari esemplari di lucertola gigante, autoctona dell’isola, considerate dalla tradizione popolare locale come presagi di sventura per le attività agresti, portarono a notevoli ritardi nella preparazione dell’evento oltre che alla perdita di numerosi sponsor tecnici. La loro comparsa è storicamente rilevata dall’uomo ogni venti anni circa, infatti, il precedente incontro del rettile con l’essere umano è descritto, in un’edizione del giornale locale risalente al giugno 1982 in cui viene descritto il palesarsi delle famigerate lucertole come un evento propiziato da una particolare congiunzione astrale verificatasi nell’estate di quello stesso anno. Esattamente a venti anni di distanza dall’ultimo avvistamento dei particolari animali, alcuni atleti starebbero pensando di partecipare alla tappa spagnola dell’europeo con un casco che richiami le sembianze della testa degli antichi rettili locali.
Il campionato di Enduro: edizioni future
Il comitato organizzativo ha realizzato, a partire dall’edizione del prossimo anno, di comune accordo con le autorità locali e grazie alla spontanea partecipazione di trailbuilder del posto, una fitta rete di sentieri ciclabili sulle due coste opposte. Numerosi sono i percorsi creati totalmente in maniera artificiale con l’ausilio di decespugliatori, motoseghe e strutture artigianali in legno, altri invece sono stati ricavati dalle vecchie strade bianche e mulattiere ormai in disuso di cui l’isola è cosparsa soprattutto nella zona meridionale, esse svolgevano funzione di collegamento tra i seppur piccoli villaggi per lo più di contadini e pescatori, essenziali erano dunque per il trasporto delle merci e per facilitare gli spostamenti internamente, poiché la costa frastagliata e impervia in diverse zone rendeva faticosi i passaggi, in particolare di bestiame. Saranno presenti quindi diversi tracciati su cui competere, la difficoltà degli stessi verrà segnalata da determinati colori all’inizio di ciascuno di essi, le piste contrassegnate da colore nero, come quella che collega il faro di Orchilla al Santuario de Nuestra senora de los Reyes, presenteranno un alto coefficiente di difficoltà tecnica, appannaggio di pochi e temerari rider. Il colore giallo e il colore verde contrassegnano unicamente le piste più semplici, fruibili da tutti o quasi i professionisti in gara, suggestiva è la prova speciale che collega la capitale Valverde a nord est, con la città di Frontera a sud dell’isola, i ben 17 chilometri di sentieri sterrati immersi nella natura più aspra e incontaminata, fanno di questa tappa la più lunga dell’intero campionato e sicuramente la più suggestiva.