Le meraviglie della costa adriatica salentina: ecco le mete da non perdere

costa Salento

Da sempre il Salento è stato un vero e proprio ponte fra Oriente e Occidente, un lembo di terra sul quale cultura, tradizioni, gastronomia e paesaggi sono il frutto di una continua mescolanza di popoli.

La parte adriatica è caratterizzata da coste alte e frastagliate che hanno spesso reso inaccessibili lunghi tratti di territorio, preservandone la bellezza anche ai nostri giorni. Proprio grazie a questa particolare morfologia, sono presenti numerose grotte marine che rappresentano un’attrazione turistica irrinunciabile, oltre a numerose torri di avvistamento angioine e aragonesi che fungevano da difesa contro le invasioni dei Saraceni.

C’è molto da vedere e da scoprire lungo la costa adriatica salentina; il tour può durare una giornata oppure è possibile prevedere delle soste per conoscere meglio i luoghi più caratteristici della zona; dipende solo dal tempo a disposizione. Ecco, allora, qualche suggerimento per non perdere nulla di questo magnifico territorio. L’itinerario completo parte da Lecce e arriva a Santa Maria di Leuca, percorrendo circa 90 chilometri di costa.

Da Lecce a San Cataldo

Per raggiungere questa località partendo da Lecce è necessario percorrere la SP 364. San Cataldo è una delle spiagge più apprezzate dagli stessi leccesi, che vi si riversano nei week end e durante il periodo estivo. L’attuale centro balneare sorge dove un tempo si trovava l’antico porto romano Lupiae, del quale restano alcuni ruderi.

A pochi chilometri da qui si sviluppa la “Riserva naturale de Le Cesine”, gestita dal WWF e raggiungibile con la SP 366. Avendo un poco di tempo a disposizione ci si può fermare per ammirare le grandi aree verdi di pini e lecci, il fitto sottobosco di ginepri, lentischi e mirti e i bacini salmastri collegati da piccoli canali.

Con altri 10 chilometri, lungo i quali si attraversano rinomati centri balneari, si arriva a Roca Vecchia, il cui nome deriva dal Castello del quale restano ormai poche rovine su una scogliera a strapiombo sul mare. Tutta la zona è stata oggetto di scavi che hanno portato alla luce resti archeologici appartenenti a vari periodi storici. Un luogo particolarmente magico e suggestivo è quello della famosa Grotta della Poesia la quale, oltre ad essere magnifica da un punto di vista naturalistico, conserva ancora grafiti preistorici e iscrizioni messapiche e latine.

Da Torre dell’Orso a Otranto

La strada costiera prosegue fino a Torre dell’Orso, altra località molta amata dai turisti. Fra le sue principali attrazioni ci sono le “Due Sorelle”, ovvero due grandi faraglioni che spuntano dal mare cristallino e che dominano la bellissima spiaggia omonima. Nel corso dei secoli, naturalmente, esse hanno dato lo spunto per varie leggende e storie popolari.

Torre dell’Orso deve il suo nome alla presenza di una torre costiera a base quadrata, costruita nel XVI secolo.

Proseguendo il percorso, dopo circa 5 chilometri si trovano i famosi Laghi Alimini, due bacini di diverse dimensioni dal grande valore paesaggistico e naturalistico che varrebbe la pena vedere da vicino.

Lasciata questa zona si giunge ad Otranto, una cittadina particolarmente suggestiva in grado di raccontare secoli di storia attraverso i suoi vicoli, i palazzi, le mura e la cattedrale nella quale si trovano le spoglie dei suoi 800 martiri, trucidati dai turchi per non essersi voluti convertire alla religione musulmana. Otranto va visitata con calma, per cui è necessario dedicarle qualche ora in più, anche per scoprire i suoi tanti angoli nascosti.

Da Santa Cesarea Terme a Santa Maria di Leuca

Lasciandosi alle spalle Otranto, si continua lungo la litoranea passando per Porto Badisco in direzione Santa Cesarea Terme e Castro.

Prima di giungere in queste due località, si trovano le indicazioni per le due grotte più note di questo tratto di costa: la Zinzulusa e la Romanelli. Una sosta è d’obbligo poiché entrambe rappresentano delle vere opere d’arte naturali. Secondo quanto descritto nell’Eneide fu proprio Porto Badisco a essere il primo approdo di Enea in Italia, anche se successive ricerche lo identificano con Castro Marina.

Santa Cesarea Terme è una piacevole località di villeggiatura, molto in voga nell’Ottocento e nel Novecento, come testimoniano le graziose villette che la caratterizzano, prima fra tutte Villa Sticchi. Se ci si dirige verso il belvedere, nella parte più alta del paese, è possibile ammirare la costa fino a Santa Maria di Leuca. Prima di giungere a destinazione ci si può fermare a Castro per ammirare la Cattedrale del XII secolo, ricca di preziose tele barocche.

Si arriva, così al Santuario De Finibus Terrae, come era chiamato in passato il Santuario di Santa Maria di Leuca, più volte distrutto dai Saraceni e altrettante volte ricostruito. Vi si venera l’immagine della Madonna. Da qui si gode un panorama unico sulla marina salentina.

Naturalmente non è possibile non rimanere incantati dallo spettacolo naturale che si gode dalla terrazza che si affaccia sullo Ionio.

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