Organizzare un viaggio non è mai semplice, bisogna prendere in considerazione differenti aspetti: località, desideri di tutti i partecipanti al viaggio e prezzi. Ogni volta si apre il dibattito tra gli amanti del mare e gli amanti della montagna, tra chi preferisce un soggiorno tranquillo e chi preferisce visitare musei o andare per così dire all’avventura.
Ognuno di noi è un viaggiatore differente e questo si sa. E, tra le diverse “personalità” di viaggiatori, troviamo anche gli amanti dell’occulto. In pochi sanno che l’Italia è un paese ricco di siti a tema horror, adatti per chi è attratto dal mistero. Citiamo di seguito i più rilevanti.
Monastero di torba: Monache senza volto
Il monastero di trova a Torba, nella provincia di Varese in Lombardia. Si tratta di un complesso architettonico antichissimo di origine medievale. Il castrum, cioè gli interni della struttura, sono rifiniti con una serie di affreschi a tema religioso. Tra le varie rappresentazioni religiose salteranno subito all’occhio le monache che appaiono in fila come se stessero svolgendo una processione. Il dettaglio che le contraddistingue è il loro essere senza volto.
La leggenda narra che durante il periodo di realizzazione dell’opera, le tre monache raffigurate furono costrette ad abbandonare il monastero. Le consorelle decisero in coro di lasciare l’affresco incompleto, come simbolo di attesa. L’attesa riguardava l’arrivo di nuove monache. Tuttavia, il monastero fu chiuso da lì a poco, lasciando l’opera d’arte incompleta. Da allora si dice che gli spiriti delle tre monache si aggirino costantemente attorno al monastero, in attesa che qualcuno possa dipingere il loro viso.
Il castello di Moncalieri: Fantasmi
Ci spostiamo in Piemonte nella provincia di Moncalieri, Torino. Lì è presente un enorme castello che pare racchiudere le anime di tutti coloro che hanno attraversato le sue stanze. Le leggende si sprecano ed ogni spirito ha una storia diversa.
Si narra che un frate fu murato vivo e che il suo spirito cerchi costantemente una via d’uscita. Un bambino morto e la sua nutrice dilaniata dal dolore ancora vagano per i corridoi in cerca di pace. Pare esserci stato persino l’assassinio di una giovane promessa sposa, il cui fantasma cerca ancora oggi di raggiungere l’altare.
Infine, abbiamo lo spirito più noto: il cavaliere templare. Si racconta che questo cavaliere fosse l’amante della giovane promessa in sposa al padrone del maniero torinese. Quando il conte venne a conoscenza del tradimento, uccise la donna gettandola dalla torre. Il cavaliere, per sfuggire al proprio dolore, partì in Terra Santa. Morto in battaglia, le sue spoglie furono seppellite nei pressi del castello di Moncalieri.
Azzurrina: il castello di Montebello
Andiamo in Emilia-Romagna, per la precisione a Montebello in provincia di Rimini. Tra il verde di questi colli sorge il castello di Montebello, conosciuto come la casa di Azzurrina.
Guendalina, la figlia albina del feudatario Ugolinuccio, venne soprannominata Azzurrina per via dei riflessi azzurri dei suoi capelli. La madre della piccola era solita tingerle i capelli per coprire e nascondere la sua vera condizione. Durante una sera tempestosa si persero le tracce della piccola, che risulta scomparsa da allora. La leggenda narra che il fantasma della piccola si aggiri ancora nelle stanze del castello in cerca di riscatto.
Il castello di Strozzavolpe
Restiamo nel centro d’Italia e ci spostiamo a Poggibonsi in Toscana nella provincia di Siena. La leggenda narra che durante le notti di Luna piena lo spirito di una volpe si aggiri nei pressi del castello. La narrazione orale racconta che questa volpe si aggirò per anni nelle foreste vicine al castello e che nessun cacciatore riuscì mai ad ucciderla. Si dice che questa volpe avesse doti soprannaturali tanto potenti da mettere in fuga tutti i cacciatori che provavano ad avvicinarsi sputando fuoco dal muso.
Tuttavia, nonostante la volpe sia sinonimo di furbizia, l’animale fu vittima di un agguato e finì uccisa. Un Mago fece una previsione: fin quando il corpo della volpe fosse rimasto intatto, allora il castello non sarebbe mai andato in rovina. Il conte, di conseguenza, fece imbalsamare l’animale e gli riempì lo stomaco d’oro, nascondendo la salma in una stanza segreta dentro l’imponente struttura.
Macchine anatomiche
Scendiamo a Sud e arriviamo nella barocca città di Napoli. Ci dirigiamo verso la Cappella Sansevero, dove troverete una delle opere marmoree più belle al mondo: il Cristo Velato, di Giuseppe Sanmartino. Tuttavia, non ci concentreremo su questa scultura, ma su un’opera nascosta all’interno della cappella: le macchine anatomiche.
Si tratta di due corpi, un uomo e una donna, totalmente scarnificati. Di loro resta solo il sistema circolatorio reso rigido da iniezioni di mercurio. Le bambole furono realizzate su richiesta del principe Raimondo di Sangro. La loro creazione fu per scopi medico – scientifici. Leggenda vuole che fu il principe stesso ad uccidere due sue servi e ad iniettare mercurio nelle loro vene essendo affascinato dalle pratiche alchemiche. Leggenda vuole anche che la donna fosse incinta e che nell’800 un ladro si appropriò del feto “mercurizzato”.